lunedì 3 ottobre 2011

Chicche da una vacanza

Personaggi:
- A il Lord raffinato e semplice
- B la Snob viziata e senza sostanza (moglie del Lord)
- C lo Sfigato incompreso
- D l’Ansiosa rompipalle e insicura (moglie dello Sfigato)
- E il Bancario meridionale e simpatico
- F la Forma dell’acqua (moglie del Bancario)
- G l’Indigeno
- H l’Umile serva di tutti ma schiava di nessuno (moglie dell’Indigeno)
- I la Matrona
- L il Pagghiolo (a Catania si definisce Pagghiolo l’uomo “senza palle”)

Otto personaggi e la loro numerosa prole trascorrono una serena vacanza di due settimane di ferie in una villa con quattro appartamenti, situata in una ridente località balneare della Terronia. Le vacanze, soprattutto per i bimbi, sono state vissute all’insegna dei giochi, del riposo, della compagnia e della goduria gastronomica. Ma sono state vacanze anche accese negli animi e talvolta faticose nei rapporti.
D’altronde con i personaggi in gioco era il minimo!
Ecco alcuni brevi passaggi “più critici”.

Dopo 15 min dall’arrivo.
L: Zia, arrivanu i clienti. Su pronti l’appartamenti?
I: Tri su pronti, u quartu ‘ndo pomeriggiu doppu pranzu
L: Fozza zia, ca cci su tanti picciriddi ca su stanchi
I: Matri mia! Quanti su?
L: tri ppi ogni famigghia!
I: Comu tri, m’aviutu dittu massimu dui!
L: Vabbè, dui o tri cchi ccangia?

Dopo 25 min dall’arrivo
I: nei servizi non sono compresi: la lavatrice, extra, e l’aria condizionata!
D: come la lavatrice no?
H: Signora sta scherzando! Abbiamo affittato da suo nipote la casa con la lavatrice inclusa
I: Ma statu schizzannu! Ppi ogni lavata ci vonu 5 euro?
B: Quanto? Ma lei è matta?
H: Signora, mi spiace, ma suo nipote l’ha inclusa e noi la vogliamo.
D: Signora, ci fornisca la lavatrice, mi sento male. Svengo all’idea di dovere lavare a mano. Io faccio almeno 2 lavate al giorno!
I: Quantu? Ma quantu mi custati di energia!
L: Zia, ci penso io! Tu garantisci la lavatrice, poi i conti ce li facciamo noi
I: Nun si fa accussì a zia!
D: Grazie signora, io stavo svendendo davvero!!!

Dopo 4 ore
G: Pronto, mi scusi se la disturbo, ma abbiamo dei problemi con il frigo. In due abitazioni non funzionano, non raffreddano!
L: in che senso non raffreddano?
G: Nel senso che non raffreddano. Il freezer funziona come un frigo e il frigo non raffredda.
L: ma non è possibile, lì ho accesi io ieri
G: Non metto in discussione quando li abbia accesi, ma purtroppo in due abitazioni rischiamo di buttare la spesa con i latticini e i congelati.
L: Può essere che non raffreddi! Di cosa lo avete caricato il frigo? Quanta roba avete messo?
G: Mi scusi, ma perché il frigo raffredda in funzione del tipo di carico? La capacità refrigerante è indipendente dalla quantità di alimenti!
L: Ma che fa scherza? Se lei carica troppo il frigo può non funzionare.
G: Mi scusi, non capisco il legame, mi può spiegare meglio?
L: Quando voi siete arrivati, l’avete subito riempito?
G: No, perché non avevamo fatto la spesa.
L: E cosa c’avete messo dentro allora?
G: Una bottiglia d’acqua
L: Calda?
G: Dopo un viaggio in macchina non era certo fresca
L: Ecco, la ragione per cui non parte il frigo: deve sapere che se lei mette in frigo una bottiglia di acqua calda il frigo si satura e non parte
G: Si satura cosa?
L: Il sistema di refrigerazione
G: Senta mi sta pigghiannu ppò culu? Ci pari ca cascaiu da naca? Amico, lei ppò cugghiuniari ‘o viddanu ma a mia sti minghiati nun mi cunti, a caputu? Ora, ti muovi e mi fa sistemari u frigoriferu, s’annunca mu fa cangiari. Ma subbitu, no dumani o passadumani!! Fra tri minuti vogghiu sapiri cchi fai!!

Dopo tre minuti
I: Ho saputo che ha parlato con mio nipote. Che problema c’è?
G: Signora, il frigo non funziona
I: E c’è bisogno di dirlo a mio nipote?
G: Signora, noi l’appartamento l’abbiamo preso in affitto da suo nipote è lui il nostro fornitore.
I: Accà nun ci su fornitori. Se avi problemi parrassi ccu mia! O forse Voi del nord ci considerate vostri sudditi e quindi come ignoranti parratti sulu cu chiddi spierti comu a me niputi!!
G: Signora, propriu a mia nordicu nun mu dici. Nascìu e haiu campatu ppi vinticincu anni a 100km di cca.
I: Ah, mi paria!!

Dopo qualche giorno a pranzo
D: Perché non facciamo una grigliata di pesce stasera?
A: Bella idea
G: Ottimo, lo cucino io sulla griglia
B: Ah, io amo la grigliata e poi sono amante delle seppie grigliate
D: Facciamo una grigliata con gamberoni e seppie!
G: Ma la grigliata di pesce non è solo gamberoni e seppie ma anche tante altre varietà…
B: Ok, ma soprattutto seppie e gamberoni
H: Ma le seppie non sono adatte per essere grigliate. Siete sicuri che non avete mangiato totani grigliati?
B: Macchè, io me ne intendo di pesce. Distinguo le seppie dai totani.
H: Vabbè, fate vobis!
A: Andiamo a prendere il pesce?
G:OK
…………
G: Eccovi il pesce, c’è il tonno, le orate, le seppie e i gamberoni
B: Bene!
G: Io preparo la griglia voi pulite le seppie.
D: perché le seppie si puliscono?
G: Perché tu le mangi col nero incorporato?
B: Ma io non ho voglia di pulire il pesce!
D: io sono in vacanza e non mi voglio sporcare
H: Pazienza, ci penso io che so come si fa!

Dopo qualche giorno a cena
G: Gradite un po’ di ricotta col siero?
B: Col?
G: Col siero…è il liquido che si genera nella produzione della ricotta.
D: Ma è buono?
G: Secondo te ti propongo qualcosa di cattivo?.....La ricotta col siero va mangiata in una ciotola, come quella del latte, sciolta nel siero. Se poi ci metti il pane raffermo diventa una squisitezza.
B: Mah!
G: Prova, io da piccolo ci facevo spesso colazione in questo modo. Addirittura, molte volte di sabato o di domenica, con mio nonno o coi miei amici andavamo direttamente nella stalla del casaro, con la nostra ciotola e il pane e mangiavamo lì la ricotta appena fatta.
D: nella stalla?
G: Si perché?
B: Che schifo, nella sporcizia…
G: Eppure siamo cresciuti lo stesso…..

Qualche giorno dopo a cena
F: Mi portate a Taormina? Vorrei andarci prima di tornare a casa
G: Volentieri, ma suggerisco di trascorrere tutta la giornata fuori porta visto le distanze.
E: Ma è necessario?
F: Si, mi hai promesso di portarmi!
D: Secondo me se ne può fare a meno
C: Ma scusa dicono tutti che è un gioiello!
D: Scordatelo, noi non ci andiamo!
C: Perché?
D: Perché è lontano, perché abbiamo i bimbi piccoli, perché fa caldo, perché non sappiamo dove mangiare, perché non ho voglia di prendere ancora la macchina, perché mi piace stare sulla spiaggia, perché ci sarà confusione, perché sarà un casino posteggiare e poi non abbiamo soldi per girare……
E: Vediamo se abbiamo tempo la prossima settimana

Qualche giorno dopo in spiaggia in un oasi naturalistica
G: Vi siete accorti della strada che abbiamo percorso?
A: Paesaggio stupendo
G: Abbiamo attraversato campi di mandorle, campi di grano, agrumeti e vigneti….uno spettacolo!
B: Mi sono accorto solo che la strada era dissestata!

Quanto sopra descritto ha un valore prettamente ironico, è’ stata, volutamente, l’esaltazione di alcuni difetti che ognuno di noi ha e che ha costituito il “lievito” dei rapporti. Anche per questo la vacanza è risultata unica, ma soprattutto la vacanza è stata molto di più.

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