“Pronto?”, disse Agatino
“Ciao mio caro, sono io, non lo vedi dal display?”, rispose Paola
“Ciao cucciola, come mai non mi è comparso il tuo numero?”, chiese Agatino
“Non so, anche mio padre ha notato la stessa cosa,….mi accerterò al più presto. Dove sei?”, ribattè Paola.
“Sono in palestra a rilassarmi un po’ facendo ginnastica. E tu?”, domandò Agatino
“Da un minuto a casa, dopo un pomeriggio passato in tribunale….che noia e che stress! A volte ci sono persone che non capisco se ci sono o ci fanno!”, continuò Paola.
“Ci sono, ci sono….e ci fanno, ci fanno. Dipende dalle circostanze”, proseguì Agatino
“Ascolta! Domani parto per tre giorni…mi faccio un fine settimana fuori Catania!”, sparò Paola.
“Ah, bello, e dove vai?”, parò Agatino
“A Milano da te”, disse a bruciapelo Paola.
“Co..co..co..co..co..me ? Vi..vi..vi..eni a tro..tro..varmi?”, cercò di rispondere Agatino.
Agatino, addivintasti balbuzienti? Ma se fino a qualche minuto fa desideravi che venisse per sempre a Milano, ora ti lasci cogliere dalla sorpresa?
“E da chi pensi che vada se non da te?”, concluse placida Paola.
“Parto alle 18,30 e arrivo alle 20 a Linate. Riparto domenica sera alle 20 da Linate”, proseguì Paola.
“Ma..ma..ma..ma..è una bella so..so..so..sorpresa”, balbettò Agatino
Agatino, ancora imparpagliato sei? Sei tra quelli che “ci sei o ci fai”?
“Ciao mio caro, ci vediamo domani sera. Buona notte, baci!” finì Paola.
“ A domani, t’aspetto”, sentenziò Agatino.
Chiusa la telefonata, si aprì un nuovo file: la casa è pulita?, il frigo è pieno?, avevo altri impegni?.
L’avvenente e provocante Elena, che continuava i suoi esercizi ginnici davanti gli occhi del dott. Sapuppo era acqua passata. Ce l’aveva davanti, che si destreggiava tra gli attrezzi ginnici, ma per lui era come se stesse di fronte a una statua priva di movenze e di forme.
In pochi istanti prese una decisione: smettere di fare esercizi, docciarsi e andare di corsa al supermercato. Facendo le cose velocemente sarebbe riuscito ad arrivare al supermercato prima della chiusura e fare con celere comodità la spesa.
Ma cosa occorreva? Pane, frutta, verdura, affettati, detergenti, pastiglie per la lavastoviglia…..
E chi se lo ricorda!
“In questi casi”, pensò Agatino, “ il metodo è uno e semplice. Acquistare di tutto di più, al massimo rimane per il futuro”.
Bello quando questo discorso lo fa uno che non ha problemi economici, ma se avessi famiglia?
Di corsa posa i pesi al loro posto, prende l’asciugamano e si dirige nello spogliatoio. Con una velocità mai raggiunta finora si spoglia, si doccia, si asciuga e si veste.
Mette in moto la macchina e a tutta birra corre verso l’Esselunga. Per sua fortuna quando giunge c’è poca gente, giusto qualche ritardatario o i soliti che escono tardi dall’ufficio e si riducono a fare la spesa nelle ore tardo serali.
Il primo reparto è quello della frutta e verdura.
Comincia a riempire i singoli sacchetti di: lattuga romana, lattuga trocadero, zucchine, melanzane, rucola, pomodori, peperoni, cipolle, sedano, verza…..
Ascolta Agatino, ma hai intenzione di fare il vegetariano?
Quindi passa alla frutta: mele, banane, kiwi, ananas dell’Honduras, ciliegie dell’Australia, pompelmi, anguria del Sudafrica, cocco del Brasile….
Agatino, ma hai comprato più tu di quanto vende un fruttarolo!!
Il reparto successivo è quello dei latticini e dei salumi: mozzarella, latte, crescenza, yogurt, fermenti lattici, bresaola, prosciutto crudo e cotto, speck, mortadella, salame ungherese, salame milano e soppressata calabrese.
Agatino, e tu non sei salame? Ma quanto stai comprando?
Pesce e carne saltati a piè pari: in questi casi si va al ristorante.
Tocca al reparto detergenza casa.
Sole piatti, pastiglie e sale per la lavastoviglie, sgrassatore per i fornelli, lisoform e ammoniaca per i pavimenti, pulivetro per le finestre e il tavolo della sala, panni cattura polvere per i mobili, sacchetti per l’aspirapolvere, e cera per il parquè.
Agatino, ma in che casa vivi? Finora l’hai mai pulita?
Il corridoio successivo è quello della detergenza personale.
Shampoo alla camomilla, balsamo nutriente, doccia schiuma al pino sloveno e uno neutro, bagnoschiuma alla carota e crema per le mani.
Quindi, tocca al reparto bibite.
Una bottiglia di prosecco di Valdobbiadene, una di rosso dell’oltrepò pavese, una di barbera dell’alessandrino, una di nero d’Avola, una di bianco dei Castelli romani, due bottiglie di birra Menabrea, una di Moretti, due di Ceres, tre lattine di Guinness.
Ma Agatino, siete due persone normali o due alcolizzati? E’ un arsenale di guerra!!!
Di passaggio compra una chilata di pane, una confezione di pane morbido, una di pane carrè , una di fette biscottate, e una di crackers salati in superficie.
Il carrello della spesa era così pieno che scorreva a fatica.
Per fortuna alla cassa non c’era fila, ma gli capito una cassiera che lo conosceva bene.
“Buona sera dott. Sapuppo, come sta?”, approcciò la cassiera
“Bene grazie, come sempre di corsa!”, rispose il dottore
“Abbiamo visite in questi giorni?”, azzardò la signora
“Si, viene a trovarmi un cugino dalla Sicilia”, mentì Agatino
“Da quello che vedo, si porterà dietro un reggimento di amici”, sentenziò la signora.
“Lei dice? Non è tipo che mangia tanto!”, rispose imparpagliato Agatino
“Vorrà dire che inviterà i poveri del quartiere a condividere tutto sto ben di Dio”, concluse la cassiera.
“Forse è tanto…ma ora che faccio?”, pensò il dottore
“Il totale è 195,00 €….complimenti, in un colpo solo ha guadagnato 10 bollini della raccolta punti!. Buona serata”, finì la signora.
Come un cane bastonato, per l’enorme quantità di scorta alimentare fatta, Agatino tornò a casa e impiegò dieci minuti per scaricare la macchina, quindici per portarla a casa e trentacinque per distribuirla tra frigo, dispense e bagno dopo aver approntato un piano logistico per una equa e solidale ripartizione dei carichi.
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