Esultate popoli, gioite voi tutti…Mana si maritau!
“Mana si maritau!”
Finalmente, l’ultimo degli UmPiPiTo, come l’ultimo dei Moicani, è capitolato!!
La coppia d’oro, lui, ingegnere di ottime capacità professionali, lei, giovane ma affermata avvocato del foro calatino hanno compiuto il passo tanto desiderato.
Il 1 Maggio, giorno dedidato a S.Giuseppe lavoratore, nella Basilica di S.Giacomo a Caltagirone, davanti a S.E.Mons. Michele Pennisi, Michele detto Mana (l’Um degli UmPiPiTo) ed Eleonora si sono congiunti in matrimonio davanti a sei testimoni, tra cui lo scrivente, e circa centocinquanta invitati.
All’arrivo in chiesa, i promessi sposi erano particolarmente contenti e felici: la sposa assai tranquilla, almeno all’apparenza, lo sposo piuttosto teso. Um è rimasto così per quasi tutta la cerimonia nuziale, salvo una breve parentesi durante la S.Comunione in cui ha accennato qualche sorriso. Il suo viso era talmente teso che lo scrivente e To, testimoni dello sposo insieme a Salvo, cugino di Um, pensammo fosse stato colpito da paresi facciale. Questa preoccupazione ci spinse a fare qualche boccaccia a Um nel tentativo di rianimarlo, spettacolo che fu colto però anche da qualche invitato che a fine cerimonia non tardò di dirci:
“Passunu l’anni ma ristati sempri i stissi!”
Non si è capito bene se si trattava di un complimento, come a dire che ci manteniamo giovani, o un accusa come dire che siamo sempre minchioni!
Subito dopo la cerimonia gli sposi insieme agli invitati si sono diretti verso il luogo della festa, un antico castello tardo medievale, riserva di caccia di una potente famiglia nobiliare locale, posto alle pendici dei monti Iblei.
Al posteggio del castello incontro Leo, mio caro amico e testimone di nozze.
E’ con la sua compagna, Alessandra, sua ex studentessa universitaria e ora collaboratrice.
Ma cosa vedo?
La giovane è in dolce attesa….al settimo mese….di due gemelle.
Minchia papà!!!
“Me cumpari Leo fici tombola!”
Come avrò modo di verificare durante la serata, i due sono contenti dell’esperienza che stanno vivendo e attendono con ansia l’arrivo di….Sofia?....Giorgia?...i nomi li stanno ancora valutando.
La giornata calda e assolata ha permesso di fare un aperitivo a bordo piscina e di gustare il ricco buffet di antipasti a base di pesce, salumi e formaggi nel cortile interno del castello.
Gli invitati non eravamo molti e questo ha permesso agli sposi di gestirci con tutta tranquillità.
Durante la serata ho avuto modo di incontrare persone che non vedevo da molti anni, qualcuno dai tempi dell’università.
Come disse qualcuno: “questo matrimonio ha rimesso assieme i cocci di rapporti che un tempo erano saldi!”.
Infatti, è stato molto piacevole e gradito rivedere alcuni amici con cui ho condiviso momenti molto importanti della mia vita giovanile.
Qualcuno è cambiato di molto, qualcuno è ingrassato, molti hanno i capelli brizzolati o addirittura certuni senza.
Altri si sono mantenuti tali e quali, come se avessero fatto un patto col diavolo per mantenere l’eterna giovinezza. Qualcun altro, con i dovuti limiti, sembra migliorato, come un buon vino stagionato e ben conservato.
Gli sposi erano radiosi di gioia, lei bellissima nel suo abito avorio che esaltava la sua snellezza e il suo candore, come una farfalla che volteggiava in aria, lui, ormai ripresosi dalla paresi facciale, nel suo abito blu con il panciotto e il capello tendente al brizzolato che gli conferiva un’aria da gentleman.
La festa era allietata da alcuni musicisti, un violinista rumeno molto virtuoso, un pianista eccezionale, una soprano con una voce fantastica e un maestro d’orchestra bravo nel dirigere ma ancora più a interpretare poesie e spiegare i testi.
La cena si è svolta in una delle sale del castello.
Tutto era curato nei particolari, in maniera sobria ma elegante. Gli sposi sono stati protagonisti in ogni momento: la gioia e la serenità che sperimentavano era contagiosa, e lo manifestavano attraverso i giri di tavolo e i balli che intrattenevano tra una portata e l’altra.
Io, che conosco Um sin da bambino, e che posso testimoniare quanto sia di legno nel ballo, eravamo un gruppo di amici…lignei nel ballo….un bosco insomma!....quella sera era più che molleggiato.
E sono certo che non abbia preso lezioni di ballo, ma era solo frutto della letizia che viveva!!
n.b.: le foto riportano solo lo sposo per due motivi:
1) conoscendoci sin dall’infanzia era il minimo che potesse concedere
2) mancanza della liberatoria ai fini della legge sulla privacy da parte della sposa!!
E siccome è avvocato….meglio averla amica che nemica….non si sa mai! ;-))
Naturalmente scherzo. Con affetto!!
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