martedì 3 novembre 2009

Ascensione sulla Grignetta

Dopo il Grignone abbiamo raggiunto la Grignetta. Così, avendo conquistato le vette dei monti simbolo della Lombardia, io e il mio amico Ricky, friulano, abbiamo ottenuto a tutti gli effetti la “cittadinanza” lombarda. Siamo dei lumbard di adozione.
Il titolo ci è stato conferito da Renzo, nostra guida nelle scalate, lumbard da generazioni.
Sabato siamo partiti alle 6 del mattino per fare in modo che si arrivasse al Rifugio Porta, punto di partenza della passeggiata, entro le 8.
La giornata era prevista assolata con temperature calde: forse, così è stato in tutta la provincia di Milano e Lecco, salvo sulla Grignetta, dove la nuvola dell’impiegato di nota tradizione fantozziana ci ha perseguitato.
La nostra passeggiata si è svolta in una giornata assai fresca, a tratti fredda, con molte nuvole grigie che non ci hanno concesso di goderci il panorama circostante.

La nostra passeggiata si è svolta in una giornata assai fresca, a tratti fredda, con molte nuvole grigie che non ci hanno concesso di goderci il panorama circostante.
Abbiamo percorso i sentieri 8 e 11, noti come della Direttissima, passando per la Valle Scarettone. Il tragitto si snoda lungo le pareti della Grignetta mediante una ferrata attrezzata di catene, funi e scale, poiché molti passaggi sono esposti, e in qualcuno è il caso di non guardare sotto, ma solo la parete che hai davanti.
Io e Ricky ci siamo dotati di casco, addirittura lui aveva l’imbracatura…non si sa mai!
L’approccio alla Direttissima non è dei più morbidi, poiché si comincia con una scala di ferro di circa 30 gradini con i primi 10 pioli inclinati verso l’esterno. Superato questo primo ostacolo, soprattutto di carattere psicologico, il resto del cammino è arduo, dove contano buona resistenza fisica ed esperienza, però affascinante all’inverosimile, e comunque accessibile a molti.


(Renzo affronta la prima gola stretta)



(Ricky e Michele alle prese con le prime catene)





(tanto per cominciare una scala)













(sapete quanto è alto lo strapiombo?)



Dopo 3 ore di cammino, qualche botta sulle ginocchia e alcuni sassi scansati per miracolo, siamo arrivati in cima alla Grignetta, dove è ubicato un bivacco davvero strano: sembra una navicella spaziale, il LEM dell’allunaggio, d’acciaio fuori rivestita di legno all’interno. Siamo rimasti in cima per circa 45 min. nella speranza che il sole fosse clemente con noi. E invece no, stavolta, tranne uno sprazzo appena giunti in vetta, siamo rimasti avvolti dai nuvoloni, che hanno reso l’ambiente ancora più particolare: sembravamo sospesi nel vuoto.
Al ritorno abbiamo deciso di intraprendere un percorso più tranquillo, definito da noi il sentiero dei pigri.
Di ritorno a casa, il sole si è ripresentato e ci ha riscaldati, quasi come a dire di non perdere la speranza che la prossima volta andrà meglio. Anche per questo, già in macchina, pensavamo alla prossima meta.

















3 commenti:

  1. Vedo che ti dai alle camminate estreme! Per quanto mi riguarda mi bastano le passeggiate in stile Val Codera.
    Que te vaya bien!!

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  2. Hola Genio,
    la prox volta ti invito così andiamo insieme.

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  3. Ti ringrazio per l'invito, ma ti ricordo che soffro di vertigini....

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