mercoledì 16 settembre 2009

UmPiPiTo: il matrimonio di To

Venerdi’ 7 agosto 2009 alle ore 17,00 nella Chiesa di S.Maria degli Angeli in Licodia Eubea (CT), alla presenza di S.E.Mons. Michele Pennisi, di 5 testimoni (tra cui lo scrivente e Um) e di circa 170 invitati, i carissimi Peppe (il To degli UmPiPiTo) e Paola si sono congiunti in matrimonio.

Finalmente!! Dopo un fidanzamento prossimo alle nozze d’argento, To si è deciso a sposare Paola…quanta pazienza ha avuto questa ragazza!

Così, dopo il matrimonio di Pi nel 2000, dell’altro Pi nel 2003 e di To oggi, all’appello manca Um.
Um ci sei? Hai capito l’antifona?
Ma Um tace…non c’è miglior sordo di chi non vuole sentire!
Al matrimonio di To, Um è lì, il più vicino allo sposo, impassibile, perfettamente eretto dentro il suo abito blu e con la sua folta capigliatura grigio topo…taglio Vittorio Sgarbi!
Durante la funzione religiosa gli sposi sono tesi, molto spesso To si gira verso i testimoni a cercar conforto, e noi tranquilli a dispensare gesti, sussurrare parole, accennare sorrisi.
- “Tranquillo To, sta andando tutto bene….”
- “Continua così To…sistemati la cravatta che è girata…asciugati la fronte sudata, altrimenti nelle foto la faccia ti viene perlata….!!”
Ma gli sposi sono ancora tesi.
Um è pronto, dietro To a sostenerlo in caso di cedimento, io ho chiaro in mente come spingere Um verso To in caso di un suo tracollo, il terzo testimone……è comodamente seduto sulla sua sedia!!!
Al momento dello scambio degli anelli la tensione sale, ci aspettiamo scene con voci rotte dall’emozione, qualche lacrima, pause prolungate….e invece no, tutto fila liscio come l’olio. Formule recitate come da due attori di teatro. Perfette!
Ma il colpo di scena è dietro l’angolo.
Appena To dà l’anello a Paola, Um mi sussurra all’orecchio: “ Il 1° maggio 2010 tocca a me, quindi tieniti libero e organizzati!”
Perbacco! Caspiterina! Pota! Minchiaaaa!!
Ma ti sembra il momento di dirmi certe cose? Ora che non posso liberare la mia esultanza, qui nel bel mezzo della funzione religiosa in cui devo castrare la mia ugula….no, certi scherzi non si fanno!!
Esultate amici, anche Um convolerà a nozze! Urrààh!
To, finalmente più sereno continua a girarsi: in quel momento eravamo seduti accanto il presente, il passato e il futuro!
Conclusa la S.Messa, il rito delle firme e il tradizionale lancio del riso, noi amici ci siamo religiosamente incolonnati con le nostre auto verso il luogo della festa, accompagnando l’uscita dal paese con il solito strombazzare di clacson e saluti alla cittadinanza…la classica terronata!! ;-)


La festa si è svolta in una location perfetta, con un catering ottimo e un gruppo musicale che ha animato con gradevolezza la serata. Anzi, è stata proprio la musica, tradizionale siciliana, con canti, tarantelle e nenie anche a me non conosciute che hanno creato la differenza tra la classica abbuffata e una festa.
Abbiamo cantato, ballato, scherzato…e soprattutto abbiamo visto due sposi radiosi di gioia.



Anche i bimbi hanno molto apprezzato, sebbene la loro resistenza fosse molto limitata, per cui dopo qualche ora, tutti, come un domino hanno cominciato a capitolare.


Alla festa ho incontrato anche qualche amico di vecchia data che non vedevo da tempo: qualcuno era come fulminato, qualcun altro più tronfio, egocentrico e pieno di sé di quanto ricordarsi….anche molto più grasso, altri ancora festaioli come sempre!
Ma veniamo ai camerieri, anzi, a quello che serviva il mio tavolo: non dovrebbero essere sempre accoglienti e disponibili verso i clienti?
Il nostro uomo definito per l’occasione il “signore dell’assertività” non ha saputo creare feeling con noi: sarà che io sono alto e snello e col capello tendente al grigio, mentre lui era basso, grasso e senza un pelo….sarà che al mio tavolo sedevano, oltre mia moglie, altre belle donne accompagnate dai mariti, mentre il “mylord dei tavoli” doveva servire tavoli in cui, escluso il nostro, l’età media era 70 anni….sarà quel che sarà…!!...ma eravamo su mondi paralleli. A più riprese ho provato a interagire:
- “Mi scusi, gentilmente, un po’ di acqua”…………………….niente!
- “Per favore, è possibile…?”………………………………….non calcolato!
- “Mi permetta, quei piatti non……”……………………………fulminato con lo sguardo!
Ai tempi del liceo, riferendoci alle ragazze che non ci degnavano di uno sguardo si usava una sigla, storica, NMCMDS (“nun mi cacau mancu di strisciu”, “non calcolato nemmeno per errore”….traducendo alla larga!).
Dunque, caro cameriere, non dico che dovevi farci gli occhi dolci, ma almeno un goccio d’acqua potevi servircela, visto che l’ho dovuta mendicare ai tavoli vicini per alleviare la calura estiva!!

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