lunedì 13 settembre 2010

Vacanza in Francia - presente e ritorno al passato

Che dire di questa vacanza in Francia: bellissima, al di sopra delle aspettative!!
Bella per come si è svolta, interessante per i luoghi visitati, eccezionale per le persone con cui è stata vissuta. In primis la mia famiglia!
La decisione di organizzare tale viaggio è stata molto celere, tanto semplice quanto banale la provocazione che l’ha generata.
Infatti, un pomeriggio di fine luglio, chattando su Skype con un mio carissimo amico “conterrone”, mi dice:
“Abbiamo prenotato per le vacanze (anche se ancora solo un volo A/R); andiamo a Parigi dal 10 al 19 agosto; siamo io, Peppino, Raffaele e signore....perchè non ci raggiungete…per un caffè? “
“Bella idea, il clan dei grammichelesi a Parigi?”, rispondo.
“Vorremmo stare due-tre giorni a Parigi e poi spostarci in Normandia”, ribatte.
“Grazie per l’invito, ti farò sapere al più presto”, concludo.
Spesso, tali proposte (quante ce ne facciamo tra amici!) si lasciano cadere nel dimenticatoio e si aspetta che il tempo dia il suo verdetto.
Invece, mia moglie ha accettato di buon grado l’invito e prontamente ha sentenziato:
“Organizziamo!!. Tu pensa al tour, io poi prenoto gli hotels”
Di fronte a tanta baldanza mi sono subito mosso a pianificare il giro oltralpe, partendo da un fatto.
Io sono stato in vacanza in Francia trent’anni fa, insieme ai miei genitori e due zii: tutti in una macchina, un’auto di grossa cilindrata che priva di seggiolini e accessori ora vigenti (e di cui sono un ligio osservatore!!) ci accoglieva molto comodamente. Il tour, allora, comprese la visita dei castelli della Loira, un po’ di giorni a Parigi e una veloce puntata in Normandia. Il tutto in circa quindici giorni.
Di tale vacanza, sebbene fossi piccolo, porto un ricordo vivo, un bagaglio presente i cui aneddoti, a volte, allietano le serate con i miei figli. Ricordo con viva memoria, la gioia e la serenità, tra di noi, in quei giorni, la bellezza di alcuni posti, i colori dei paesaggi attraversati.
Ho, quindi, organizzato il viaggio con la mia famiglia tenendo conto di questa esperienza precedente e delle nostre attuali necessità logistiche.
Il programma del tour ha previsto tre giorni di visite ai castelli della Loira e due giorni a Parigi. Naturalmente, in così poco tempo abbiamo dato priorità alle cose più importanti, visitando i posti che, dalle ricerche e dai giudizi espressi da chi ci ha preceduto sono considerati i più interessanti.
A Parigi abbiamo incontrato i nostri amici siculi.
Trentasei ore che entreranno negli annali della mia vita e di quella, ne sono certa, degli altri, i miei figli per primi.
E’ stata un’esperienza emozionante, vissuta nella semplicità e nella serenità di rapporti di “lungo corso”, di cui tutti abbiamo usufruito.
Il momento del distacco, è stato per i miei piccoli piuttosto drammatico, segno che i due giorni trascorsi hanno segnato per loro una tappa importante.
A dimostrazione di questo, il giorno dopo, sentendo per sms uno dei miei amici, mi ha scritto che sentivano la mancanza della vitalità e dell’entusiasmo dei miei figli.
Ritornando a casa, mi veniva in mente come è nata questa settimana in Francia: doveva essere l’occasione per un caffè in compagnia. Invece è diventata l’opportunità, a livello personale per fare memoria di una vacanza bella accaduta molti anni prima, per vivere una esperienza colma di gioia nel presente, e per la mia famiglia di godere di posti nuovi e di rapporti non scontati.

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