Agatino Sapuppo, è uomo di grandi capacità relazionali, ma di una cosa non va certamente fiero e fa fatica ad accettare. I suoi parenti terroni.
Li considera di basso profilo sociale, dei “provincialotti”, persone di scarso livello umano, economicamente benestanti ma culturalmente ignoranti. Fra tutti i parenti, naturalmente, si salvano la mamma e il papà. La mamma, come tutte le mamme del sud, ha verso il figlio maschio un’attenzione asfissiante, ben oltre la venerazione. Chiama il figlio due, tre volte al giorno, per sapere cosa fa, come lo fa, dove va, come ci va, con chi esce, con chi mangia, come si veste,…….
Il papà, per definizione, è un punto di riferimento: il migliore, il più bravo, quello che nella vita ha sbagliato meno, quello che a lavoro si è distinto di più per costanza, per impegno, per solidarietà verso i colleghi, per empatia,…..
Insomma, di fronte a mamma e papà, tutto passa in secondo piano.
E fu così che in una tarda mattinata di una bella giornata assolata e calda, Agatino riceve una telefonata inattesa. Di solito, la mamma chiama alle 10, alle 17 e alle 22. Ora, invece, erano le 12. Chi sarà mai a chiamare!
“Pronto? Chi parla?”
“Tinuzzu, a mamà sugnu!
“Mamà, e picchì mi chiami astura, cchi successi?”
“T’arrioddi ca a prossima simana, o sabbutu, si marita Nunzia?”
“Nunzia cui?”
“Comu Nunzia cui? Tò cucina, me niputi! Chiffà tu scurdasti? Figghiu miu, di quannu t’innisti a stari o Nord hai pirdutu i siensi!”
“No no, quannu mai, e ca stava pinsannu cu u sapi a cchi! Tranquilla, ni viremu venerdì matina all’aeroporto”
“Vabbè, appoi ti mitti d’accordu cco papà. Ti salutu, stamma accura!”
Agatino, fece la parte del distratto, ma aveva completamente dimenticato il matrimonio della cugina. D’altronde, non godendo di particolari simpatie verso la parentela tutto andava nel dimenticatoio.
Sta di fatto che conclusa la telefonata con la mamma, Agatino Sapuppo si fionda al pc e si collega a internet per cercare un volo MI-CT.
Prima con voli di linea nazionali, diretti e con scalo, ma nulla da fare. Niente voli e quei pochi a prezzo pieno. Allora cerca voli low cost, con partenze a orari assurdi e da aeroporti che rientrano nell’area del nord Italia, altro che MI e dintorni.
MI, BG, BO, BS, TO, GE, TV, FC….ma quanto minchia costano questi aerei!
Alla fine, dopo un’ora di ricerche, trova un volo MI-CT, partenza da Malpensa alle 6 del mattino con una sconosciuta compagnia aerea albanese. E comunque, il volo andata e ritorno costa € 389,00 più il trasferimento in taxi da casa all’aeroporto, visto che la metropolitana milanese comincia il suo servizio giornaliero alle 5,45.
Meglio non dare questa informazione alla mamma, altrimenti si preoccupa, si agita e non dorme per una settimana.
Ma Agatino non riusciva a digerirlo sto viaggio: spendere per un matrimonio di cui non gli interessava niente, alzarsi al mattino presto, rivedere le zie che tutte le volte passavano il tempo a sbaciucchiarlo, gli chiedevano informazioni che dimenticavano un istante dopo e poi, sempre le solite frasi: “ti vedo stanco, sei sciupato,….ma che fai non mangi?,…..stai imbiancando,….. hai le occhiaie,…..ma chi ti prepara la sera?,…….e chi ti stira le camicie?,……ma qualcuno ti aiuta a fare le pulizie di casa?,…..ma non ti manca la mamà?”
Gli zii, uomini di terra, avrebbero concentrato il dialogo sulle seguenti questioni: “miii…..cchi panza a fattu?,….a ta passi bonu a Milano,…..e i fimmini, comu su i fimmini? ……Ce l’hai la zita?,…..o come sempre stai con le fimmini per addivertirti?”
Mancavano pochi giorni ma già stava male!
Occorreva rilassarsi, era necessario distrarsi, magari andare in qualche centro benessere o farsi fare qualche massaggio shatzu, o qualche seduta di yoga.
Chissà perché, non gli passava per la testa punzonare con qualche fimmina!
Agatino, stai perdendo colpi? Comincia l’era della bandiera a mezz’asta?
“Dove vado?...con chi ci vado?...oggi o domani,….di mattina o di pomeriggio….ma devo spendere per forza?....cosa posso fare di gratis?”
Oh Agatino, ma che succede? Ti è andato in loop il cervello?
La domanda è una e semplice: cosa ti piace di più in questo momento?
“Scelto, domani pomeriggio vado da solo al centro benessere!”
Finalmente si è deciso!! Ma ancora di più, conoscendolo, si rimane stupiti…l’idea di dovere tornare a casa in Sicilia l’ha cortocircuitato!!
La mattina successiva, come tutti i giorni, il dott. Sapuppo si alza di buonora, fa colazione, si lava e si veste. Poiché è in malattia, con molta calma esce di casa, va dal giornalaio, s’accatta il giornale e s’assitta alla prima panchina libera che attrova al parco. Quindi dà un’occhiata a tutte le fimmini che passano, in particolare alle mammine che portano i bimbi a giocare sul prato.
Alle 12, assai rilassato e informato su quanto accaduto nel mondo, torna a casa e si prepara il pranzo, oggi un poco leggero visto l’impegno alla spa.
Nel primissimo pomeriggio, dopo una breve pennichella davanti alla TV, prende la borsa e si dirige con calma verso il centro benessere La Collinetta, sito in un ridente paesino della Brianza con vista sulla Grigna, Grignetta e Resegone.
Alle 16, era appena entrato in piscina che già si sentiva un pascià: il mondo sarebbe potuto crollare, ma lui era un dio. Non aveva pensieri, il testosterone era ben sotto il livello di guardia, gli occhi socchiusi e i muscoli del collo rilassati.
C’era poca gente, poche donne, molte delle quali over 55 e questo andava a favore del suo ormone sessuale che stava placido e si ricaricava come la pila di un telefonino.
Il dott. Sapuppo passava da una piscina all’altra, da quella coperta a quella scoperta, da quella con acqua calda a quella con acqua fredda, da quella con acqua salata a quella con acqua dolce. Giusto per interrompere la routine si concedeva qualche seduta in sauna, prima quella con aromi al pino alpino, poi quella al salgemma, quindi quella al fieno, infine quella all’eucalipto, una vera manna per i polmoni.
Come ultimo passaggio, prima di tornare a casa, dopo tre ore di cazzeggio, decise di andare nella “stanza della pace”: un salotto buio, con una decina di materassi ad acqua, dove su maxi schermi venivano proiettati immagini di ruscelli, cascate, corsi d’acqua turbolenti, e una soave musica in sottofondo che placava gli ultimi stati di tensione qualora ci fossero ancora stati.
Ma c’è un problema: il rischio di rilassarsi troppo!
Manco a dirlo. Agatino, entrò che era già in uno stato celebrare celestiale, quasi appartenente a un altro mondo. Si accomodò con dolcezza al materasso, quindi, aiutato dalla musica cominciò a fare volare il pensiero. E vola che ti rivola, il sogno prese il sopravvento sulla realtà.
Alle 23, orario di chiusura, l’addetta alla sicurezza entra nella stanza e lo chiama:
“Signore, mi scusi signore!”….”E’ ora di andare via, dobbiamo chiudere!”
Ma il dott. Sapuppo ronfava che era un piacere, come un bambino tra le braccia della madre.Perché svegliare un angioletto?
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