“La paura della morte è molto brutta, ma quella del fallimento – all’interno di una società completamente votata al raggiungimento degli obiettivi – è ancora peggiore”. (Christian Stangl dopo avere confessato di non aver raggiunto la vetta del K2)
Nei diversi ambiti in cui la vita dell’uomo è coinvolta, il giudizio di Stangl, credo sia purtroppo attuale. Vivere in questa società perversa è difficile e bisogna avere chiaro perché il fallimento non è l’ultima parola su un’impresa, che sia di alpinismo, di lavoro, con gli amici, in famiglia non importa.
A volte credo sia meglio fare un passo indietro (o fallire) che “suicidarsi”!
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