L’ultima volta che ho fatto la spesa al supermercato, alla cassa, mi sono ritrovato nel mezzo di un dialogo tra due cassiere a dir poco paradossale.
Le due colleghe, che chiamerò Maria e Adele, parlavano di questioni personali e in modo particolare di una loro collega, che chiamerò Luisa.
Luisa, aveva da poco scoperto, per libera confessione del marito, di essere stata cornificata. Il marito, però, aveva confessato che non si trattava di una love story ma di una semplice “botta e via”, tra l'altro non con una giovane 20/30 enne bensì con una 40 enne sposata.
Il fatto che fosse stata solo una scappatella, a detta di Maria, tranquillizzava Luisa, perché fin quando si tratta di “botta e via” e poi il marito torna a casa può andare bene così….”certo dispiace”, continuava Luisa, “ma tutto sommato bisogna capire gli uomini”.
A questo punto Maria e Adele hanno cominciato a disquisire sulle capacità amatorie e fedifraghe degli uomini.
Tanto per intenderci la scena era questa: Maria stava alla cassa posta alle mie spalle, Adele era la “mia” cassiera…io stavo al centro con un carrello della spesa assai voluminoso.
Se devo giudicare il loro operato, come cassiere in quel momento stavano rendendo poco…diciamo che se la prendevano comoda! Ma i clienti in fila eravamo pochi, era sabato dopo pranzo, non avevo assolutamente voglia di alzare la voce,.....così ho ascoltato passivamente e con molta curiosità lo svolgersi del loro dialogo.
Il succo della questione era la seguente: tutti, dico tutti, gli uomini (almeno 8 su 10) per loro natura sono cacciatori (e su questo non ci sono dubbi!), che a qualunque età non sono fedeli e che dai 50 anni in poi vanno a caccia di “botta e via” con giovani 20/30 enni.
Ne segue secondo la loro teoria che tutte, dico tutte, le donne devono rassegnarsi a essere cornute.
Insomma, per Maria e Adele (di età 35-40 anni circa) entrambe sposate, e quindi cornute pacifiche, io ero un potenziale cacciatore e loro due prede appetibili.
Inoltre, a dire il vero, Adele, la “mia” cassiera, mentre parlava mi guardava di continuo come a cercare conferma di quanto sosteneva attraverso le espressioni della mia faccia.
Io, che per natura, offro poche soddisfazioni a chi le pretende avevo la faccia di bronzo,….ma dentro di me ridevo come un matto perché nella mia testa frullavano alcune domande tipo:
1) se l’uomo ha ripetuti “botta e via” con la stessa donna senza che ci sia passione…è da ritenersi love story o.....semplice “bottarella” come se fosse con donne diverse?
2) Ma se, secondo le loro statistiche, 8 uomini su 10 tradiscono:
- con chi tradiscono? Con donne, e quindi 8 donne su 10 cornificano gli uomini o con bambole gonfiabili, animali, alberi tarlati……?
- sono stati informati i 2 uomini su 10 che per "natura" il maschio tradisce? Chissà magari sapendolo si adeguano….
3) conviene che informi mia moglie del rischio che corre…cioè che prima o poi cadrò in tentazione? O forse è meglio fare lo gnorri….non vorrei che lei prendesse le contromisure e mi anticipasse sui tempi tradendomi prima….o annichilisse chimicamente il mio potere mascolino!
4) Se mi dovessi candidare alle prossime elezioni politiche col famoso motto “cchiù pilu ppi tutti!” ci sono buone possibilità di salire al potere?
La verità, comunque, è un’altra: è vero che ci sono persone che tradiscono, ma io ne conosco altrettante che sono stati fedeli, e lo sono, da oltre 40 anni e non per questo sono meno uomini/donne di quelli che tradiscono. Anzi, sono molto felici e contenti di essersi donati solo al loro marito/moglie/partner.
Io, spero di rimanere sempre tra questi!
domenica 28 giugno 2009
RE DEL POP O…..POVERO DIAVOLO?
Venerdì pomeriggio rientrando in ufficio da una mattinata passata fuori per lavoro, come da prassi accendo il computer, scarico la posta elettronica e mi connetto a internet per leggere l’Ultima ora.
Leggo: morto Michael Jackson, re del pop!
Coňo (direbbero in Spagna),...Cazzo (ripetono a Milano),....Minchia (esclamano in Sicilia)!!!! Morto a soli 50 anni!!
Ho provato grande dispiacere di fronte a tale notizia, tristezza per un uomo che a soli 50 anni torna da dove è venuto.
Riconosco il genio musicale di un professionista che in oltre 30 di carriera ha emozionato milioni di persone, generazioni intere cresciute con le sue canzoni,…..un mito che rimarrà per sempre!
Non sono mai stato un fan di MJ e solo poche volte ho ascoltato qualche sua canzone alla radio, Thriller o Bad, per citarne qualcuna….non è stato il mio genere musicale!
Ma la sregolatezza con cui ha vissuto la sua vita personale e gli eccessi raggiunti nel tempo sono stati l’espressione, secondo me, di una infelicità di fondo. Ha avuto tanto dalla vita, ha ottenuto molto ma è stato incapace di stare a questo mondo.
Uno che, per esempio, stravolge il suo volto sottoponendolo a torture, che modifica i propri connotati fisiognomici, è come se volesse cancellare l’identità originaria, per assumerne una secondo la propria volontà. Ha voluto essere a tutti i costi l’alfa e l’omega della propria vita, l’architetto e la roccia della propria esistenza.
Invece mi viene in mente un passo del dialogo tra Pietro di Craon e Violane (“L’annuncio a Maria” di Paul Claudel, nda) in cui Pietro dice: “Non alla pietra tocca fissare il suo posto, ma al Maestro dell’Opera che l’ha scelta”.
La pietra, elemento nudo e crudo, quasi insignificante, collocata in determinato posto dall’Ingegnere, diventa protagonista perché partecipa alla costruzione e al sostegno della cattedrale.
Leggo: morto Michael Jackson, re del pop!
Coňo (direbbero in Spagna),...Cazzo (ripetono a Milano),....Minchia (esclamano in Sicilia)!!!! Morto a soli 50 anni!!
Ho provato grande dispiacere di fronte a tale notizia, tristezza per un uomo che a soli 50 anni torna da dove è venuto.
Riconosco il genio musicale di un professionista che in oltre 30 di carriera ha emozionato milioni di persone, generazioni intere cresciute con le sue canzoni,…..un mito che rimarrà per sempre!
Non sono mai stato un fan di MJ e solo poche volte ho ascoltato qualche sua canzone alla radio, Thriller o Bad, per citarne qualcuna….non è stato il mio genere musicale!
Ma la sregolatezza con cui ha vissuto la sua vita personale e gli eccessi raggiunti nel tempo sono stati l’espressione, secondo me, di una infelicità di fondo. Ha avuto tanto dalla vita, ha ottenuto molto ma è stato incapace di stare a questo mondo.
Uno che, per esempio, stravolge il suo volto sottoponendolo a torture, che modifica i propri connotati fisiognomici, è come se volesse cancellare l’identità originaria, per assumerne una secondo la propria volontà. Ha voluto essere a tutti i costi l’alfa e l’omega della propria vita, l’architetto e la roccia della propria esistenza.
Invece mi viene in mente un passo del dialogo tra Pietro di Craon e Violane (“L’annuncio a Maria” di Paul Claudel, nda) in cui Pietro dice: “Non alla pietra tocca fissare il suo posto, ma al Maestro dell’Opera che l’ha scelta”.
La pietra, elemento nudo e crudo, quasi insignificante, collocata in determinato posto dall’Ingegnere, diventa protagonista perché partecipa alla costruzione e al sostegno della cattedrale.
venerdì 26 giugno 2009
Vacanzina a La Thuile 19-21.06.09
Lo scorso fine settimana sono stato con la mia famiglia ed alcuni amici a La Thuile per trascorrere qualche giornata in piacevole compagnia. Eravamo pochi amici intimi, circa 1050 con almeno 430 bambini di età compresa tra i 0 anni e i 12 anni.
Una esperienza unica per la bellezza dei luoghi e per la comunione con le persone con cui sono andato. Anche delirante in alcuni momenti, per il caos che i bambini generavano soprattutto a tavola...ma un delirio ordinato!!
Sabato siamo riusciti a fare anche una lunga passeggiata in Val Veny, una valle che costeggia il gruppo del Monte Bianco: emozionante, struggente per lo splendore della valle e per le cime dei monti all'orizzonte. Il Monte Bianco era lì, svettava nella sua imponenza paurosa, sembrava docile e facilmente raggiungibile...e vi assicuro che un pensiero ce l'ho fatto...ma dovrà passare qualche anno per prepararmi bene alla spedizione!
Mi ha colpito molto lo sguardo di un bimbo, che di fronte al ghiacciaio del MB, tutto eccitato ha esclamato: "che bello, chi l'ha fatto deve essere proprio bravo!".
Le foto allegate provano a sintetizzare la gita in montagna: la perfezione delle cime dei monti, il freddo patito dai bimbi, un popolo in cammino nella valle verso la meta....
giovedì 11 giugno 2009
Escursione sul Generoso...di nome e di fatto!
Siamo partiti in 3, armati di zaino scarponi e tanta voglia di gustarci la passeggiata.....
Il primo scorcio del lago di Lugano, all'altezza di Campione d'Italia
E infine, al ritorno qualcuno gioca con noi a nascondino....conti tu o conto io?
Sintesi: posto davvero eccezionale...generoso veramente!! Peccato che la luce offuscata non ha permesso foto di qualità.
E' stata una giornata fantastica, per il posto...Generoso veramente,....e per la compagnia di amici con cui sono salito e con cui spero di raggiungere altre vette.
Il primo scorcio del lago di Lugano, all'altezza di Campione d'Italia
L'unico vero punto critico dell'intera passeggiata! La ferrata è stata affrontata solo da uno, gli altri abbiamo preferito "raggirare" l'ostacolo.....
Per chi non avesse voglia di camminare...anche il treno ci arriva, col suo tipico carrello porta bagagli anteriore!
E infine, al ritorno qualcuno gioca con noi a nascondino....conti tu o conto io?
Sintesi: posto davvero eccezionale...generoso veramente!! Peccato che la luce offuscata non ha permesso foto di qualità.
E' stata una giornata fantastica, per il posto...Generoso veramente,....e per la compagnia di amici con cui sono salito e con cui spero di raggiungere altre vette.
mercoledì 10 giugno 2009
Primo approccio
Oggi, 10 giugno 2009, è una data storica per me poichè sto approcciando in maniera autonoma al blog. Ne sento parlare spesso, delle potenzialità e delle opportunità, dei vantaggi e degli svantaggi....ma fino a qualche minuto fa era comunque un mondo a me estraneo!.
In realtà, già da tempo era mia intenzione crearmi uno spazio in Internet in cui poter raccogliere idee, comunicare, raccontare e mostrare alcune cose che mi appassionano: per esempio la fotografia.
Questo blog vorrà essere soprattutto un "calendario" in cui raccogliere le immagini, non necessariamente le più belle, ma di sicuro le più significative che mi hanno accompagnato in questi anni e che spero mi accompagneranno in futuro.
Poi, tutto è in work in progress per cui questa idea iniziale può darsi che prenda una direzione diversa.
Questo primo blog l'ho chiamato "giocherellaste in un mini zoo": perchè? Vediamo se qualcuno ci arriva senza bisogno di aiuto.
Di sicuro, più leggo il titolo (che non suona molto in italiano senza sapere da dove nasce!) e più sorrido, perchè in qualche maniera mi evoca in prima battuta l'infanzia.
Chi non ha visto uno zoo da piccolo! Anche di dimensioni ridotte, al parco, in una oasi.....in fondo, anche una casa in cui vivono un cane, un gatto, un canarino e un criceto.....oltre naturalmente alle persone....può essere consederato un piccolo zoo, no?
Una volta in casa dei miei nonni (casa molto grande in verità!) convivevano loro con due cani, due gatti, un pò di galline, parecchi conigli, un uccellino, una tartaruga e.....addirittura per un anno circa...un tacchino che, più del gallo, segnava le ore della giornata.
Ricordo benissimo che al mattino si affacciava dalla terrazza e "starnazzava" a più non posso, raccogliendo consensi e critiche dei vicini di casa e dei passanti. Poi tutto è finito: il tacchino le galline e i conigli li abbiamo mangiati, l'uccellino i gatti e un cane sono morti e così sono rimasti un solo cane e la tartaruga che vanno molto d'accordo tra loro!.....sono rimasti ancora per tanti anni anche i nonni...che solo da poco si sono trasferiti in Paradiso!
Ma lo zoo lo si può trovare anche a lavoro, o no? Se guardiamo bene l'ambiente lavorativo, con le persone, le procedure, i vincoli organizzativi....non può essere immaginato come uno zoo?
Non vuole essere una critica al mio posto di lavoro (assolutamente no!) ma un modo simpatico di guardarlo. Penso ai colleghi, i loro caratteri, le abitudini, il modo di vestire e di relazionarsi. Penso all'organizzazione aziendale, ai vincoli, alle opportunità, alle illusioni.....è uno zoo!!!
Il modo con cui ognuno difende il "suo" territorio contro l'avversario (collega!), mostrandosi bello però al primo che passa (magari il capo!)...non sembra di vedere un leone che ruggisce contro gli altri leoni, che poi si presenta sereno e mansueto al primo visitatore?
E quello che si accontenta di raccogliere anche le "briciole" pur di tirare avanti, non sembra la giraffa che anzichè stendere il collo a raccogliere i frutti dell'albero si accontenta delle noccioline date dal bambino?
Per lavoro, sistematicamente, mi capita di visitare le aziende: a volte ho l'impressione di essere in uno zoo umano, dove c'è il pavone, il leone, la giraffa, l'elefante, il serpente, l'ippopotamo, l'oca, lo scoiattolo....(ad ogni animale descritto può essere associata senza problemi un tipo di persona!)......ognuno nella sua gabbia, a recitare la sua parte e sorridere al visitatore.
Nulla di scandaloso, anzi......
La questione semmai è: questo zoo è fine a se stesso (finisce tutto all'interno del recinto!) o può avere un significato più profondo? che rimanda a qualcosa di oltre?
In realtà, già da tempo era mia intenzione crearmi uno spazio in Internet in cui poter raccogliere idee, comunicare, raccontare e mostrare alcune cose che mi appassionano: per esempio la fotografia.
Questo blog vorrà essere soprattutto un "calendario" in cui raccogliere le immagini, non necessariamente le più belle, ma di sicuro le più significative che mi hanno accompagnato in questi anni e che spero mi accompagneranno in futuro.
Poi, tutto è in work in progress per cui questa idea iniziale può darsi che prenda una direzione diversa.
Questo primo blog l'ho chiamato "giocherellaste in un mini zoo": perchè? Vediamo se qualcuno ci arriva senza bisogno di aiuto.
Di sicuro, più leggo il titolo (che non suona molto in italiano senza sapere da dove nasce!) e più sorrido, perchè in qualche maniera mi evoca in prima battuta l'infanzia.
Chi non ha visto uno zoo da piccolo! Anche di dimensioni ridotte, al parco, in una oasi.....in fondo, anche una casa in cui vivono un cane, un gatto, un canarino e un criceto.....oltre naturalmente alle persone....può essere consederato un piccolo zoo, no?
Una volta in casa dei miei nonni (casa molto grande in verità!) convivevano loro con due cani, due gatti, un pò di galline, parecchi conigli, un uccellino, una tartaruga e.....addirittura per un anno circa...un tacchino che, più del gallo, segnava le ore della giornata.
Ricordo benissimo che al mattino si affacciava dalla terrazza e "starnazzava" a più non posso, raccogliendo consensi e critiche dei vicini di casa e dei passanti. Poi tutto è finito: il tacchino le galline e i conigli li abbiamo mangiati, l'uccellino i gatti e un cane sono morti e così sono rimasti un solo cane e la tartaruga che vanno molto d'accordo tra loro!.....sono rimasti ancora per tanti anni anche i nonni...che solo da poco si sono trasferiti in Paradiso!
Ma lo zoo lo si può trovare anche a lavoro, o no? Se guardiamo bene l'ambiente lavorativo, con le persone, le procedure, i vincoli organizzativi....non può essere immaginato come uno zoo?
Non vuole essere una critica al mio posto di lavoro (assolutamente no!) ma un modo simpatico di guardarlo. Penso ai colleghi, i loro caratteri, le abitudini, il modo di vestire e di relazionarsi. Penso all'organizzazione aziendale, ai vincoli, alle opportunità, alle illusioni.....è uno zoo!!!
Il modo con cui ognuno difende il "suo" territorio contro l'avversario (collega!), mostrandosi bello però al primo che passa (magari il capo!)...non sembra di vedere un leone che ruggisce contro gli altri leoni, che poi si presenta sereno e mansueto al primo visitatore?
E quello che si accontenta di raccogliere anche le "briciole" pur di tirare avanti, non sembra la giraffa che anzichè stendere il collo a raccogliere i frutti dell'albero si accontenta delle noccioline date dal bambino?
Per lavoro, sistematicamente, mi capita di visitare le aziende: a volte ho l'impressione di essere in uno zoo umano, dove c'è il pavone, il leone, la giraffa, l'elefante, il serpente, l'ippopotamo, l'oca, lo scoiattolo....(ad ogni animale descritto può essere associata senza problemi un tipo di persona!)......ognuno nella sua gabbia, a recitare la sua parte e sorridere al visitatore.
Nulla di scandaloso, anzi......
La questione semmai è: questo zoo è fine a se stesso (finisce tutto all'interno del recinto!) o può avere un significato più profondo? che rimanda a qualcosa di oltre?
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