Buongiorno,
ringraziandovi per la convocazione in ufficio colgo l’occasione per condividere alcune considerazioni:
1) La maggioranza degli impiegati dell’ufficio di Milano si sposta con i mezzi pubblici, che sebbene non sovraffollati negli orari non di punta rimangono al momento un anello debole nella catena del rischio contagio. Pertanto, garantire che l’ufficio è un luogo sicuro, è una condizione necessaria ma non sufficiente.
2) L’ufficio di Milano è una realtà commerciale e l’attività svolta da ciascuno può essere sviluppata da qualsiasi postazione dotata di una connessione internet: non è indispensabile la presenza sul luogo di lavoro. L’esperienza di questi mesi è stata positiva sia a livello personale che di team perché ha consentito di raggiungere gli obiettivi lavorativi che ci eravamo prefissati, con indici di produttività interessanti, e allo stesso tempo di trovare una conciliazione delle esigenze personali e familiari. Risparmiando tempo sui trasferimenti, inoltre, se ne guadagna per lavorare e si elimina gran parte dello stress. Questa esperienza, nel team Italia, l’avevo già testata, saltuariamente, in tempi non sospetti con risultati positivi e il lockdown per il covid-19 è stata solo un’accelerazione e una conferma che la via è perseguibile.
3) In considerazione del fatto che siamo ancora in fase di emergenza sanitaria (dichiarata il 31.01.2020 per la durata di 6 mesi), che c’è molta incertezza sui dati, mancanza di chiarezza sull’evoluzione del virus nei prossimi mesi, ritengo che sia da favorire e incoraggiare, come da indicazioni governative lo smart working. Questa modalità di lavoro, inoltre, viene in supporto alle famiglie con minori poichè a livello sociale non sono garantiti i servizi essenziali e di sussidio (scuola, centri estivi, oratori, ……).
Pertanto, poiché a livello personale ho due figli under 14 non posso garantire la mia presenza in ufficio, specialmente secondo la pianificazione che avete inviato: sarebbe stato utile, a prescindere, un confronto telefonico preliminare con il sottoscritto.
Dare la possibilità a ciascuno di decidere, nel pieno rispetto dei vincoli contrattuali, di tornare a lavorare subito in ufficio o aspettare che la situazione sia più stabile, coniuga in maniera positiva la libertà e il benessere personale con le esigenze lavorative, creando un rapporto dipendente-azienda propositivo.
Auspico nella flessibilità e nella lungimiranza di chi deve prendere decisioni per una positiva evoluzione di questa situazione di incertezza.
Cordialmente.
ringraziandovi per la convocazione in ufficio colgo l’occasione per condividere alcune considerazioni:
1) La maggioranza degli impiegati dell’ufficio di Milano si sposta con i mezzi pubblici, che sebbene non sovraffollati negli orari non di punta rimangono al momento un anello debole nella catena del rischio contagio. Pertanto, garantire che l’ufficio è un luogo sicuro, è una condizione necessaria ma non sufficiente.
2) L’ufficio di Milano è una realtà commerciale e l’attività svolta da ciascuno può essere sviluppata da qualsiasi postazione dotata di una connessione internet: non è indispensabile la presenza sul luogo di lavoro. L’esperienza di questi mesi è stata positiva sia a livello personale che di team perché ha consentito di raggiungere gli obiettivi lavorativi che ci eravamo prefissati, con indici di produttività interessanti, e allo stesso tempo di trovare una conciliazione delle esigenze personali e familiari. Risparmiando tempo sui trasferimenti, inoltre, se ne guadagna per lavorare e si elimina gran parte dello stress. Questa esperienza, nel team Italia, l’avevo già testata, saltuariamente, in tempi non sospetti con risultati positivi e il lockdown per il covid-19 è stata solo un’accelerazione e una conferma che la via è perseguibile.
3) In considerazione del fatto che siamo ancora in fase di emergenza sanitaria (dichiarata il 31.01.2020 per la durata di 6 mesi), che c’è molta incertezza sui dati, mancanza di chiarezza sull’evoluzione del virus nei prossimi mesi, ritengo che sia da favorire e incoraggiare, come da indicazioni governative lo smart working. Questa modalità di lavoro, inoltre, viene in supporto alle famiglie con minori poichè a livello sociale non sono garantiti i servizi essenziali e di sussidio (scuola, centri estivi, oratori, ……).
Pertanto, poiché a livello personale ho due figli under 14 non posso garantire la mia presenza in ufficio, specialmente secondo la pianificazione che avete inviato: sarebbe stato utile, a prescindere, un confronto telefonico preliminare con il sottoscritto.
Dare la possibilità a ciascuno di decidere, nel pieno rispetto dei vincoli contrattuali, di tornare a lavorare subito in ufficio o aspettare che la situazione sia più stabile, coniuga in maniera positiva la libertà e il benessere personale con le esigenze lavorative, creando un rapporto dipendente-azienda propositivo.
Auspico nella flessibilità e nella lungimiranza di chi deve prendere decisioni per una positiva evoluzione di questa situazione di incertezza.
Cordialmente.