Il 17 luglio è stato il giorno della rivincita sul Gran Tournalin. Dopo la “debacle” di giugno a causa della neve, sono ritornato per conquistare la cima.
Carico di energia come sempre, forte della possibilità di arrivare fino in fondo, alle 8 di mattina ero già al parcheggio con gli scarponi indossati, lo zaino in spalla e le racchette tra le mani. Come sempre ero in squadra con Johnny.
L’ascensione è stata dura ma spettacolare, soprattutto l’ultimo strappo (dove la volta scorsa c’eravamo fermati), perché bisognava usare mani e piedi ed era tutto in cresta. Durante la salita il tempo è stato bello e questo ci ha permesso una vista stupenda delle vallate sottostanti, rendendo la via più spettacolare perché il senso di vuoto sotto di noi era notevole. Peccato che una volta in cima siamo stati avvolti da una fitta nebbia, che ci ha costretto a ripartire dopo poco.
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