mercoledì 10 giugno 2009

Primo approccio

Oggi, 10 giugno 2009, è una data storica per me poichè sto approcciando in maniera autonoma al blog. Ne sento parlare spesso, delle potenzialità e delle opportunità, dei vantaggi e degli svantaggi....ma fino a qualche minuto fa era comunque un mondo a me estraneo!.
In realtà, già da tempo era mia intenzione crearmi uno spazio in Internet in cui poter raccogliere idee, comunicare, raccontare e mostrare alcune cose che mi appassionano: per esempio la fotografia.
Questo blog vorrà essere soprattutto un "calendario" in cui raccogliere le immagini, non necessariamente le più belle, ma di sicuro le più significative che mi hanno accompagnato in questi anni e che spero mi accompagneranno in futuro.
Poi, tutto è in work in progress per cui questa idea iniziale può darsi che prenda una direzione diversa.
Questo primo blog l'ho chiamato "giocherellaste in un mini zoo": perchè? Vediamo se qualcuno ci arriva senza bisogno di aiuto.
Di sicuro, più leggo il titolo (che non suona molto in italiano senza sapere da dove nasce!) e più sorrido, perchè in qualche maniera mi evoca in prima battuta l'infanzia.
Chi non ha visto uno zoo da piccolo! Anche di dimensioni ridotte, al parco, in una oasi.....in fondo, anche una casa in cui vivono un cane, un gatto, un canarino e un criceto.....oltre naturalmente alle persone....può essere consederato un piccolo zoo, no?
Una volta in casa dei miei nonni (casa molto grande in verità!) convivevano loro con due cani, due gatti, un pò di galline, parecchi conigli, un uccellino, una tartaruga e.....addirittura per un anno circa...un tacchino che, più del gallo, segnava le ore della giornata.
Ricordo benissimo che al mattino si affacciava dalla terrazza e "starnazzava" a più non posso, raccogliendo consensi e critiche dei vicini di casa e dei passanti. Poi tutto è finito: il tacchino le galline e i conigli li abbiamo mangiati, l'uccellino i gatti e un cane sono morti e così sono rimasti un solo cane e la tartaruga che vanno molto d'accordo tra loro!.....sono rimasti ancora per tanti anni anche i nonni...che solo da poco si sono trasferiti in Paradiso!
Ma lo zoo lo si può trovare anche a lavoro, o no? Se guardiamo bene l'ambiente lavorativo, con le persone, le procedure, i vincoli organizzativi....non può essere immaginato come uno zoo?
Non vuole essere una critica al mio posto di lavoro (assolutamente no!) ma un modo simpatico di guardarlo. Penso ai colleghi, i loro caratteri, le abitudini, il modo di vestire e di relazionarsi. Penso all'organizzazione aziendale, ai vincoli, alle opportunità, alle illusioni.....è uno zoo!!!
Il modo con cui ognuno difende il "suo" territorio contro l'avversario (collega!), mostrandosi bello però al primo che passa (magari il capo!)...non sembra di vedere un leone che ruggisce contro gli altri leoni, che poi si presenta sereno e mansueto al primo visitatore?
E quello che si accontenta di raccogliere anche le "briciole" pur di tirare avanti, non sembra la giraffa che anzichè stendere il collo a raccogliere i frutti dell'albero si accontenta delle noccioline date dal bambino?
Per lavoro, sistematicamente, mi capita di visitare le aziende: a volte ho l'impressione di essere in uno zoo umano, dove c'è il pavone, il leone, la giraffa, l'elefante, il serpente, l'ippopotamo, l'oca, lo scoiattolo....(ad ogni animale descritto può essere associata senza problemi un tipo di persona!)......ognuno nella sua gabbia, a recitare la sua parte e sorridere al visitatore.
Nulla di scandaloso, anzi......
La questione semmai è: questo zoo è fine a se stesso (finisce tutto all'interno del recinto!) o può avere un significato più profondo? che rimanda a qualcosa di oltre?


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